sabato 4 dicembre 2010

INTOLLERANZA AL LATTOSIO


L'intolleranza al lattosio è una forma molto comune di deficit di Lattasi, enzima necessario per il metabolismo del latte e dei suoi derivati, presente in circa il 50% della popolazione mondiale. Circa il 30-40% della popolazione italiana ne è affetta, anche se non tutti i pazienti manifestano sintomi. Esiste una forma congenita ed una forma acquisita: la forma congenita si può manifestare nel lattante sin dalla nascita, oppure, più tardivamente, nell'adulto; la forma acquisita è secondaria ad altre patologie, acute (salmonellosi, colera, enteriti acute) o croniche intestinali (celiachia, morbo di Crohn,linfomi, enteriti attiniche).
La mancata scissione del lattosio in glucosio e galattosio, comporta il passaggio della molecola inalterata attraverso l'intestino tenue, dove richiama acqua, fino al colon, dove viene scissa in ammoniaca, idrogeno e anidride carbonica. Il conseguente quadro clinico è caratterizzato da gonfiore e distensione addominale, diarrea, dolori ad dominali di tipo crampiforme, flatulenza. Tali sintomi si possono presentare singolarmente o in associazione. Inoltre, questa patologia è spesso associata alla rettocolite ulcerosa e alla sindrome del colon irritabile.
Il test più sicuro ed affidabile per la diagnosi di intolleranza al lattosio è l'H2 Breath Test, che valuta la presenza di idrogeno nell'espirato prima e dopo la somministrazione di 50 gr. di lattosio, prelevando 9 campioni di aria ottenuti facendo soffiare il paziente in una sacca a intervalli regolari (ogni 30 minuti), per un tempo massimo di 4 ore. In caso di malassorbimento del Lattosio, dopo l'assunzione di quest'ultimo, in assenza dell'enzima che deve metabolizzarlo (Lattasi), nell'intestino si verificano processi di fermentazione, con relativo aumento di produzione di H2, che viene assorbito in circolo ed eliminato attraverso i polmoni con il respiro. Nell'intestino in condizioni di normalità si produce un quantitativo minimo di H2; l'aumento di quest'ultimo nell'espirato, dopo l'assunzione di Lattosio, dimostra un mal assorbimento di varia entità(lieve, moderato o grave).
L'unica terapia per i pazienti affetti da intolleranza al Lattosio è l'esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti il Lattosio per un periodo di tempo di almeno tre mesi, con la successiva verifica mediante H2 Breath Test di controllo.
Poiché il lattosio viene spesso utilizzato nell'industria alimentare come conservante, sarà opportuno leggere la composizione degli alimenti in scatola e surgelati, al fine di evitare l'introduzione accidentale di quote di lattosio. Anche molti farmaci contengono lattosio come eccipiente, compresi i granuli omeopatici: attenzione, quindi, ai foglietti illustrativi.
Una conseguenza da non sottovalutare è che le persone affette dal deficit di lattasi evitano istintivamente latte e latticini, determinando una possibile carenza di Calcio.
I formaggi a pasta extradura, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, e quelli a pasta dura(Emmenthal, Groviera) non contengono lattosio, eliminato durante il processo di stagionatura. Possono quindi essere assunti e assicurare un adeguato apporto di calcio.
Le verdure a foglia verde, i fagioli, il latte di soia fortificato ed i succhi 100% frutta integrati con calcio rappresentano buone fonti di calcio; sono inoltre eccellenti fonti di sostanze fitochimiche ed antiossidanti, contengono pochi grassi e sono privi di colesterolo e proteine animali.

DIETA PRIVA DI LATTE
Evitate i seguenti alimenti:
Latte vaccino (sia in polvere che fresco, sia scremato che intero );
Burro;
Yogurt;
Formaggi;
Lattosio (compresi i granuli omeopatici );
Biscotti (con latte o burro negli ingredienti );
Cioccolato al latte;
Crema di pasticceria;
Crema di whisky;
Crema di limoncello;
Gelati;
Margarine (alcune contengono latte);
Latte di capra;
Bovini (manzo - vitello - bresaola );
Agnello - capretto.

Controllate la lista dei vari ingredienti nei seguenti prodotti:
Salse;
Ragù;
Polenta;
Purè di patate;
Ripieni di alimenti surgelati;
Salumi in genere (latte in polvere per amalgamare le carni);
Prosciutto cotto.
Come alternative si possono provare:
latte di soia - cocco - mandorle - riso;
budini e gelati di soia.