martedì 1 ottobre 2013

COLESTEROLO ALTO?

Ecco qualche consiglio per ridurre il colesterolo totale e non ridurre il colesterolo "buono"! • Una dieta per ipercolesterolemia è basata su cereali, legumi, vegetali, frutta fresca, frutta secca oleosa come noci e mandorle, latticini magri, pesce. • Sostituire almeno una volta a settimana il secondo piatto con dei legumi: ceci, lenticchie, fagioli. • Evitare grassi animali come burro, strutto, lardo, pancetta. Utilizzare come condimento l’olio extravergine d’oliva. • Non utilizzare panna, besciamella, maionese e salse derivate (salsa tartara e tonnè). • Evitare gelati alle creme, cioccolato al latte, torte, crostate, merendine, cornetti e altri prodotti da forno ricchi in burro o altri grassi di cui non è specificata l’origine. Sono permessi ghiaccioli, sorbetti e gelati alla frutta o allo yogurt se magro. • Preferire il latte o yogurt parzialmente scremato a quello intero. • Eliminare le parti di grasso visibile dagli alimenti di origine animale, quali prosciutto, carne, pollo; non assumere insaccati e formaggi. Sono permessi i latticini, ma limitandone l’utilizzo a due – tre volte a settimana. • Limitare il consumo di uova a due a settimana, considerare anche la pasta all’uovo e biscotti all’uovo. • E' raccomandabile un'attività fisica aerobica, moderata e costante.

lunedì 10 giugno 2013

Alimentazione e felicità

La serotonina è un neurotrasmettitore essenziale per il corretto funzionamento della nostra psiche, che ha a che fare soprattutto con l’umore. È sintetizzato da un aminoacido chiamato triptofano, che è presente in molti alimenti assolutamente essenziali per prevenire malattie come la depressione o stress. 
Il triptofano è il precursore della serotonina, che si trasforma in presenza di vitamine del gruppo B. 
La serotonina interviene nel controllo dell’appetito e del comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di sazietà , una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione, in genere, della quantità di cibo ingerita. Non a caso, molte persone che avvertono un calo dell’umore avvertono l’esigenza d’introdurre dolci e cioccolato. Le sue funzioni a livello cerebrale sono davvero molteplici e includono oltre all’assunzione di cibo anche la regolazione del sonno, del dolore, delle emozioni, delle funzioni sessuali e della temperatura corporea.
Sia latticini e uova, essendo proteine, sono ricchi di triptofano, essenziale per la sintesi della serotonina, mentre se sostituiamo i carboidrati e dolci raffinati a favore di alimenti vegetali, frutta e cereali integrali, avremmo non effetto più prolungato della presenza di serotonina. Anche i legumi, che hanno un sacco di fibra, sono l’ideale per aiutare la depressione e l’ansia, come pure la frutta a guscio, come noci, mandorle o nocciole hanno buoni livelli di triptofano e sono altamente raccomandati.
Si consiglia inoltre di evitare l’alcol perché dietro lo stato di euforia che genera, nasconde un effetto depressivo.
Il modo migliore è quello di seguire una dieta che sia il più equilibrata possibile: una miscela varia e colorata di alimenti contenenti una vasta gamma di componenti diversi. La parola “colorata” deve essere presa sul serio: i colori specifici di prodotti alimentari hanno un effetto benefico sulla nostra mente e, alimenti arancione e rosso sono stimolanti, il blu crea calma, allegro il giallo, mentre gli alimenti verdi aiutano la concentrazione .
I quattro “alimenti felici” sono il cioccolato naturale più efficace, banane, ananas e peperoncinoLo zucchero e il burro di cacao rendono il corpo ricettivo ad assorbire triptofano, aumentando così il livello di serotonina nel cervello. Il contenuto di cacao nel cioccolato fornisce anche caffeina stimolante. Un altro ingrediente della felicità nel cioccolato è la feniletilamina, che deriva dalla fermentazione dei semi di cacao, che aumenta anche il livello di zucchero nel sangue e hanno un effetto eccitante, stimolante. Anche le banane rientrano negli alimenti importanti legati alla serotonina, sono ricche di sostanze nutritive e fibre e contengono pochi grassi rispetto al cioccolato sono anche ricchi di vitamine, minerali e oligoelementi, e danno al corpo un apporto energetico rapido. L’ananas è ricco di minerali e vitamine e contiene composti attivi che stimolano la produzione di serotonina. Allo stesso tempo, calma l’ansia e allevia l’agitazione nervosa. La capsaicina è il nome della sostanza miracolosa che combatte la frustrazione, rabbia e depressione ed è legato al peperoncino, e regala quel caratteristico sapore piccante. Il cervello percepisce questo calore pungente come il dolore, e per contrastare risponde rilasciando endorfine che migliorano la sensazione di benessere.  

domenica 17 marzo 2013

Negli agrumi, kiwi, fragole, pomodori, ecc..

La vitamina C è un fattore necessario per la idrossilazione della prolina e lisina rispettivamente in idrossiprolina ed idrossilisina da parte della prolina e lisina ossidasi. Queste idrossilazioni, che interessano i residui della prolina e della lisina nelle fibrille di protocollagene, non possono avvenire sugli stessi aminoacidi liberi. Si tratta di una modificazione postsintetica proteica necessaria per la normale conformazione delle nascenti fibre di collagene. E’ per questa ragione che in mancanza di vitamina C, il collagene, incapace di formare i legami crociati tra fibrille non è più in grado di esplicare la sua normale funzione cementante intercellulare. Questo spiega perché la vitamina C sia importante anche per la ossificazione (struttura della matrice ossea) e per la guarigione delle ferite. Altre idrossilazioni dipendenti da acido ascorbico sono quelle che intervengono nella trasformazione del colesterolo in acidi biliari (donde la ipercolesterolemia che si può riscontrare nella ipovitaminosi C) e nel metabolismo della tirosina, donde l’alcaptonuria (anomalia ereditaria autosomica recessiva del metabolismo degli amminoacidi aromatici fenilalanina e tirosina, dovuto al difetto dell'enzima omogentisico1,2-diossigenasi, che provoca accumulo di acido omogentisico nelle urine). In virtù della sua capacità riducente non enzimatica, l’acido ascorbico facilita l’assorbimento intestinale del ferro, riducendolo e mantenendolo alla stato ferroso. L’acido ascorbico facilita anche il trasporto del ferro dal plasma al fegato e la sua incorporazione nella ferritina, la forma primaria di deposito del ferro nel fegato. La vitamina C è contenuta nella frutta e verdure fresche. Particolarmente ricchi ne sono gli agrumi, le fragole, i pomodori e i kiwi. Il fabbisogno di vitamina C per l’uomo adulto è di 50-60 mg pro die. E’ questa una dose sufficiente a mantenere immodificato il pool di vitamina C nell’intero organismo (1,5 g). Dosi superiori vengono ben tollerate, anche per il fatto che il surplus di vitamina C non si deposita nei tessuti, ma viene eliminato con le urine. Questa eliminazione non ha tuttavia luogo fino a che i tessuti non ne siano stati fisiologicamente saturati. Il contenuto di acido ascorbico nel plasma di un uomo normoalimentato è di 0,7 -1,2 mg/100 ml. Nell’uomo la deficienza di vitamina C, quale si può verificare in seguito ad alimentazione povera o priva di verdure fresche, può portare allo scorbuto. Tipiche manifestazioni dello scorbuto sono: fragilità dei piccoli vasi e dei capillari, con conseguenti emorragie puntiformi (petecchie), dovute alla difettosa qualità della sostanza cementante le cellule endoteliali; piorrea, causata da difetto delle connessioni connettivali che fissano i denti negli alveoli; ritardo di cicatrizzazione delle ferite e di saldatura delle fratture. Nel bambino il processo di ossificazione è alterato per anomalie di formazione della matrice ossea, donde le alterazioni strutturali e funzionali scheletriche tipiche del morbo di Barlow. Le manifestazioni di deficienza da vitamina C sono dunque a carico dei tessuti di sostegno di origine mesenchimale (ossa, cartilagine, tessuto connettivo), proprio per un difetto di formazione della sostanza cementante intercellulare, che ha fra i componenti principali il collagene.

sabato 2 marzo 2013

L'ACIDOSI METABOLICA

Il metabolismo cellulare produce scorie acide che devono essere tamponate ed eliminate. In un organismo sano polmoni, sangue e reni si occupano di questo fondamentale processo per il buon funzionamento dell’organismo stesso. Quando questo equilibrio diventa carente, un sistema tampone di emergenza viene tirato in causa: la riserva alcalina dell’osso. Carbonati e bicarbonati, fondamentali per la struttura dell’osso, vengono rilasciati dallo stesso e vanno a tamponare l’acidosi tissutale. La conseguenza è un graduale impoverimento del tessuto osseo che può portare a patologie serie come l’osteoporosi. I FATTORI PIU’ IMPORTANTI CHE CAUSANO ACIDOSI SONO: FATTORI LEGATI ALL’ETA’: con il passare degli anni i reni ed i polmoni perdono funzionalità e la corretta eliminazione delle scorie acide risulta ancora più difficile. FATTORI LEGATI ALLO STILE DI VITA: l’alimentazione molto ricca di proteine e povera di frutta e verdura è una delle principali cause di acidosi. Fumo, stress ed eccessivo uso di farmaci completano le cause di acidosi. L’ACIDOSI METABOLICA PUO’ ESSERE MISURATA TRAMITE pH URINARIO Il pH urinario ha il valore minimo (massima acidità) durante la notte, quando l’organismo attraverso i reni elimina le scorie acide accumulate. Durante il giorno i pH urinario tende ad aumentare, raggiungendo il suo massimo valore (massimo di alcalinità) dopo il pranzo. Da metà pomeriggio le scorie acide prodotte a causa del metabolismo molto attivo fanno progressivamente riabbassare i valori medi del pH urinario. E’ possibile misurare il pH urinario con delle cartine tornasole acquistabili in farmacia, bagnarle con le urine tre volte durante la giornata, mattina, dopopranzo e sera, per valutare i valori di pH. PROPRIETA’ ALCALINIZZANTI ED ACIDIFICANTI DEGLI ALIMENTI Nel 1994 gli studiosi Remer e Manz hanno ideato un algoritmo (PRAL) che permette, nota la composizione bromatologica di un alimento, di valutare le proprietà alcalinizzanti o acidificanti degli alimenti. I valori riportati definiscono il potenziale di acidificazione renale (PRAL) espresso come mEq/100g di alimento. Gli alimenti acidificanti hanno segno positivo e un valore tanto più elevato quanto più è alta la loro capacità acidificante. Gli alimenti alcalinizzanti hanno sgno negativo e un valore tanto più elevato quanto più alta è la capacità alcalinizzante. Il PRAL (potenziale di carico acido renale) viene calcolato con il seguente algoritmo: PRAL= [+(0,4888 X g proteine/die)+(0,0366 x fosforo mg/die)–(0,0205 x potassio mg/die)–(0,0263 x magnesio mg/die)] Sul sito www.acidosi.it è disponibile un software per il calcolo automatico del PRAL di tutti gli alimenti. Acqua in commercio non acida: SANTA CROCE, PANNA, LEVISSIMA, ACQUA REGILLA, ROCCHETTA, COTTORELLA, VITASNELLA, EVIAN, SAN BENEDETTO. Di seguito i valori di PRAL riferiti a 100g di alimento: (notare il potere alcalinizzante di spinaci e uva!)